Ultima statuetta ritrovata a Catal Hoyuk
medesima statuetta di profilo
Una ben strana statuetta è emersa dagli scavi di Catal Hoyuk, essa si presenta infatti con una testa completamente diversa da quelle che finora il sito aveva restituito.
Questa statuetta ci ricorda infatti un Buddha o un lottatore di sumo: cosa c’entra con l’Anatolia? E cosa c’entra questa testa con quelle antecedentemente ritrovate?
Meraviglia anzitutto, in quest’ultima, il collo quasi inesistente mentre, nelle precedenti, vediamo l’esatto contrario: quelle antecedentemente ritrovate presentano infatti la testa innestata su un cilindro esageratamente lungo ed esteticamente poco gradevole.
Testa dell'ultima statuetta ritrovata
Stupisce poi il profilo del volto: mentre nelle precedenti si presenta arrotondato a completare la sfericità della testa ed il mento risulta quindi rientrante rispetto al naso, in quest’ultima vediamo invece l’esatto contrario: un profilo rettilineo che tende addirittura alla concavità invece che alla convessità ed un mento proteso verso l’esterno.
Profilo dell'ultima statuetta ritrovata
Ma non basta: mentre i nasi precedenti sono corti e protesi in avanti, questo, al contrario, è schiacciato e molto, molto più lungo. Vediamo poi che la distanza tra base del naso e mento si presenta, nella nuova statuetta, esageratamente breve mentre nelle altre questa distanza è molto, molto maggiore.
Non manca poi di stupirci la nuca, allungata esageratamente verso l’alto e terminante con una specie di protuberanza: essa non può non ricordarci (vista anche la conformazione fisica del personaggio) i capelli raccolti dietro la nuca dei lottatori di sumo, mentre nelle precedenti statuette la nuca appare sempre perfettamente arrotondata.
Le teste precedenti sono infatti conformate sfericamente mentre quest’ultima con la sfera non ha nulla a che fare.
Ulteriormente ci inquieta il naso, che nei precedenti reperti si presenta minuto e pressoché senza narici (esse sono inserite all’interno della forma triangolare del naso stesso) mentre nell’ultima statuina le narici si presentano estremamente dilatate verso l’esterno (la parte terminale del naso pare come un enorme bubbone) come accade nelle statue del Buddha.
Teste di statue del Buddha
Testa dell'ultima statuetta ritrovata
Ma la cosa assolutamente incongruente è il doppio mento di questa figura: innanzitutto la sua esistenza (non rintracciabile in nessun’altra) nonché il fatto che è di una perfezione (vedi il profilo) che nulla ha a che fare, non solo con le precedenti statuine (in cui il collo, come abbiamo già evidenziato, è un semplice cilindro privo di modulazioni), ma con tutte le altre opere di questo tipo prodotte in questo periodo.
Questo doppio mento si ritrova invece nelle statue del Buddha.
Profilo di un Buddha e della statuetta appena ritrovata
L’esistenza e la perfezione di questo doppio mento ci fanno quindi sospettare una realizzazione molto recente di questa statuetta, se non addirittura contemporanea e che, per realizzarla, ci si sia rifatti a modelli orientali.
Riassume la dott.ssa Annamaria Denaro: “Le teste precedentemente ritrovate non si presentano in alcun modo caratterizzate (l’autore non ha fato che produrre una sfera di argilla a cui ha poi applicato il naso e segnato bocca e occhi) mentre quest’ultima testa appare fortemente caratterizzata e in modo talmente complesso da escludere ogni rapporto con quelle precedenti.”
Come possiamo concludere?
Prima di tutto ci chiediamo perché chi ha ritrovato questo reperto non abbia immediatamente posto l’accento sull’enorme differenza con quelli precedentemente ritrovati e sull’anomala presenza e perfezione del doppio mento.
Non ultimo ci domandiamo perché non siano state evidenziate anche le caratteristiche orientaleggianti che il reperto presenta.
A noi pare infatti che questo reperto si trovi in un posto in cui non dovrebbe assolutamente essere.
Ma rimane sempre un’alternativa: non potrebbe forse, un extraterrestre burlone con caratteristiche somatiche orientaleggianti, essersi divertito, in tempi lontani, a seppellire in quei luoghi una sculturina fatta a sua immagine e somiglianza che facesse la felicità di archeologi poco propensi all’analisi stilistica delle loro scoperte?
Attenti, sicuramente da lontane galassie l’omino ci osserva e sorride: facciamo in modo che il suo sorriso non si trasformi in una grassa risata.
A.Cottignoli 2016
BREVE SPECIFICA SULLE MIE QUALIFICHE (vedi poi biografia)
Allego una mail speditami da James Beck, massimo esperto mondiale di pittura rinascimentale italiana, Columbia University, New York, con cui collaborai per 5 anni, in cui egli afferma praticamente che io sarei il più grande Storico dell’Arte esistente.
Allego altresì un’intervista del Corriere a Marco Meneguzzo docente di Storia dell’Arte a Brera che sottolinea la correttezza delle mie analisi, in questo caso relative alla Madonna del Parto di Piero della Francesca
MANZONI IN VATICANO?
Cari colleghi, storici dell’arte, che leggete i capolavori antichi come se fossero tante sciocchezze perché non potete certo mettervi al pari col genio che li produsse, voi, causa l’avvilimento a cui assoggettate la grande pittura, siete i responsabili del tragico accreditarsi nel mondo delle oscene, finte ciofeche dell’arte contemporanea.
Se veramente i capolavori del passato avessero la loro giusta lettura le opere contemporanee apparirebbero in tutta la loro superficialità, faciloneria e stupidaggine, mentre l’incapacità degli addetti al mestiere di capire alcunché delle meraviglie del passato, fa si che avvenga esattamente il contrario.
Verrà il giorno in cui vedremo, in Vaticano, al posto della Pietà di Michelangelo, una scatoletta di merda, si spera almeno ben sigillata?
Miei cari colleghi “Storici dell’Arte”, che non fate che ripetere stancamente ciò che dissero Berenson e Longhi (che mai, di nemmeno di un quadro capirono qualcosa) e che mi ignorate perché troppo vi spavento, a voi mi rivolgo rifacendomi allo splendido Sordi del “Marchese del Grillo” sperando che capiate la “sottile ironia”:
IO SONO CIO’ CHE PRIMA DI ME NON E’ STATO MAI E CHE DOPO DI ME NON POTRA’ MAI PIU’ VENIRE E, VOI ……. NON SIETE UN CAZZO.