Dopo il "Cupido addormentato", sepolto e spacciato per statua antica, Michelangelo si esibì, attorno a 1496-97, anche in un'altra operazione truffaldina del tutto identica alla precedente e a quella che porterà poi avanti col Laocoonte.
Alla lettera da "Archeo" (febbraio 1993, Adele Anna Amadio):
"Michelangelo Buonarrotti, dopo aver scolpito il Bacco, gli spezzò un braccio e poi fece sotterrare la statua. Quando questa fu ritrovata, un anno dopo in occasione della costruzione delle fondamenta di una casa, tutti la credettero antica; ma egli, avendo conservato il pezzo mancante, potè dimostrare che era una sua opera."
Ovviamente questa prima "truffa", identica a quella successiva del Laocoonte, gli servì per dimostrare che era all'altezza degli scultori greci: il Laocoonte gli sarebbe servito poi (se non fosse intervenuto Giulio II) per dimostrare che lui era addirittura superiore sia ai massimi scultori greci che ai pittori di tutti i tempi, quindi il più grande artista che fosse mai esistito (Plinio aveva infatti affermato che il Laocoonte superava in bellezza qualsiasi statua e qualsiasi pittura conosciuta).
Vedi per esteso gli antefatti, all'articolo:
IL LAOCOONTE è UN'OPERA DI MICHELANGELO
http://albertocottignoli.over-blog.it/article-il-laocoonte-e-un-opera-di-michelangelo-85931063.html
A.Cottignoli febbraio 2017