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3 gennaio 2015 6 03 /01 /gennaio /2015 06:56

Chi crede che il becerismo assolutista del comunismo si sia esaurito attraverso la sostituzione del nome "partito comunista" con le successive definizioni sempre più sciocche, fino ad arrivare addirittura a quella, mostruosamente ipocrita di "Partito democratico", faccia un salto a Ravenna, ultima capitale del comunismo mondiale e avrà modo di ricredersi: 

qui nulla è cambiato, nulla si muove in questa città se non al seguito dell'univoco consenso dei rappresentanti del partito che faceva riferimento alla dittatura assassina e fallimentare di Mosca (e che ha portato alla distruzione economica e morale di tutti i paesi dell'est, ridotti adesso a fornire lavavetri, delinquenti, mendicanti e battone all'Europa occidentale) ed ogni decisione presa da questa amministrazione non fa capo a selezioni meritocratiche come avviene in tutti i paesi civili, bensì al possesso della tessera-chiave del partito che apre le porte a qualsiasi forma di collaborazione con l'amministrazione medesima.

 Lo stesso cittadino più autorevole arriva ad affermare che le persone adibite alla gestione della città non vengono scelte per la loro professionalità e per i loro meriti, ma "PER LA LORO VOGLIA DI FARE". Mi chiedo come si possa avere il coraggio di fare un'affermazione di tal genere: sarebbe a dire quindi, che se un divoratore analfabeta di bambini appena scarcerato ed in cura presso il centro di igiene mentale, potrebbe essere tranquillamente collocato, da questa amministrazione, presso le scuole elementari locali con incarichi dirigenziali. D'altra parte non possiamo non riconoscere il rispetto altamente sociale che in questo modo verrebbe dimostrato dalla nostra geniale amministrazione nei confronti degli appetiti di  questo personaggio "socialmente problematico".

 Sicuramente ai prossimi scolari divorati l'amministrazione non mancherebbe di esprimere la propria soddisfazione per la giusta collocazione effettuata, così perfettamente rispondente alle necessità dell'incaricato. Perchè questa è la metodologia di collazione attuata da questa amministrazione: assoluto disinteresse nei confronti del cittadino e massimo interesse nei confronti della collocazione indiscriminata dei membri del partito al potere.

Ci ritroviamo così con assessori con funzioni culturali privi di laurea (in una città che sforna a ritmi impressionanti laureati destinati a perenne disoccupazione), o a incaricati della gestione artistica che si spacciano per laureati in Storia dell'Arte.

Ma giusto per rimanere nel personale, farò qui presente il fatto che da quasi vent'anni questa amministrazione rifiuta la mia collaborazione gratuita alla gestione artistica di questa città, che richiedo in riconoscimento delle le mie credenziali, non solo di pittore famoso in oriente (Tokyo, Osaka, Taiwan), ma di Storico dell'Arte, di scenografo di un film unico in concorso per l'Oscar nel 98, selezionato ad Hollywood nei 5 del Golden Globe sempre nel 98, unico in concorso al Festival di Berlino e del fatto di essere stato personalmente selezionato nella terna vincente del Davidi di Donatello (Oscar italiano), del Ciak d'oro, etc., etc.

A nulla è servito far presente a questa amministrazione che i miei dipinti valgono cifre altissime in oriente (un mosiaco di cui avevo semplicemente firmato il cartone di cm. 70x70 fu venduto nel 94 a Tokyo per 72 milioni) e che quindi far eseguire un mosaico pubblico firmato gratuitamente da me di m.5x5, significherebbe donare alla cittadinanza un'opera del valore di circa € 2.000.000 mentre qualsisi altra firma locale farebbe perdere all'opera persino il costo delle tessere utilizzate.

Ma accresce il sisappunto il fatto che da 16 anni mi venga negata una mostra personale al M.A.R., personale che mi e dovuta in quanto lo statuto del museo prevede la massima attenzione alle manifestazioni locali, che vengono invece completamente ignorate (si tennero si delle personali relative a Ruffini e Folli, ma semplicemente perchè, guarda caso, essi erano in possesso di solide, secolari tessere del partito comunista). Se fino a 4 anni fa mi arrivavano dal MAR sempre risposte negative senza senso, adesso si è arrivati addirittura a non rispondermi e la direttrice del MAR medesimo, Grazia Marini, oltre appunto a non aver risposto a due mie richieste di personale nei locali da Lei gestiti, addirittura non ha risposto a due mie richieste di colloquio. Tutto questo dopo che, di fronte a testimone, per ben due volte (dopo che mi era stata annullata una mostra a San Domenico, con lettera di conferma dell'Alma Mater, poi rinnegata, per cui avevo lavorato inutilmente per due anni), la medesima Marini (prima di divenire direttrice) mi aveva personalmente detto che la mia sede naturale per una personale era appunto il MAR.

Mi riservo di approfondire l'argomento più avanti, non posso però esimermi dal ricordare a questa amministrazione che essa si trova a gestire questa città CON LO SCOPO DI AGIRE NEL MASSIMO INTERESSE DELLA CITTADINANZA E NON CON QUELLO DI GESTIRE L'ESCLUSIVO , BECERO E DISTRUTTIVO INTERESSE DEL PARTITO CHE E' AL POTERE E DEI SUOI COMPONENTI.

 Sicuramente questo articolo, lungi dal generare un qualche pentimento della locale amministrazione potrebbe produrre solo un ulteriore imbecerimento della persecuzione nei miei confronti, quale, ad esempio, una richiesta ad Equitalia di un'indagine sulle mie entrate: prevengo tale gentile operazione, EQUITALIA HA GIA' PROVVEDUTO A CONTROLLARE LE MIE ENTRATE CORRISPONDENTI A "0" DA MOLTO TEMPO, infatti i quadri commercializzati in oriente sono tutti falsi in quanto non spedisco più opere a Tokyo, nè in altro luogo, fin dal 1998. Ci si chiede infatti come possano essersi tenute 3 mie personali nei Musei di Taipei (Taiwan), una nel 2005 ed una addirittura nel 2007 se non con dipinti falsificati. 

 

 

 

 

 

 

 

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