IN NOVANTA GIORNI DALLA PRIMA MOSTRA AL QUARTIERE IMPERIALE GIAPPONESE
Nell’inverno del 1988 Cottignoli si fa convincere dall’amico Daniele Gatti ad allestire una piccola
mostra (la sua prima mostra) nella propria galleria “Il Coccio” di Ravenna, ed è in questa occasione che il regista Pupi Avati gli scrive esprimendo il desiderio di conoscere personalmente lui e
le sue opere, ed è durante il viaggio che lo porta a Roma per questo incontro che Cottignoli decide di entrare in una delle gallerie di via
Margutta che trattino un tipo di pittura vicina alla sua. Fa centro al primo colpo: la galleria Fraticelli gli propone immediatamente una mostra senza spese per tutto il mese di maggio ’89.
A questo punto gli avvenimenti si susseguono a ritmi impressionanti: lascia a Roma le due opere che aveva con sé e la gallerista le espone per vedere le reazioni dei suoi clienti, ma non passa una settimana che gli telefona concitatissima per dirgli che un grande gallerista giapponese sta letteralmente impazzendo per i suoi quadri e praticamente gli ordina di precipitarsi subito a Roma con tutte le opere che ha a disposizione!
Scoprirà poi, firmando con lui un contratto che lo avrebbe vincolato per tutta la sua produzione futura, che il gallerista giapponese è Kiyoshi Tamenaga, proprietario di una catena di gallerie tra le più importanti al mondo:
Tokyo, quartiere Ginza
(nella prima foto un Modigliani storico, in questa allo stesso posto un'opera di Cottignoli)
Osaka,
Parigi, avenue Matignon
Tokyo,
sempre nel quartiere Ginza
Osaka
Tokyo
New York, Madison Avenue
In meno di quattro mesi, esattamente come in una favola, si ritrova proiettato dalla sua prima mostra di Ravenna ai massimi
livelli mondiali, anche perché le Tamenaga sono gallerie che trattano tutti i maggiori pittori storici del mondo come Picasso, Modigliani,
Toulouse-Lautrec, Van Gogh,Chagall, Goya etc...( Lui stesso si ritrovò a Parigi a firmare una sua opera sotto un rarissimo olio di Toulouse Lautrec in vendita a due
miliardi e trecentocinquanta milioni di lire) e spesso inaugurate addirittura dai Presidenti
della Repubblica Francese.
La mostra romana diviene allora una semplice formalità ma viene portata avanti lo stesso e presentata dall’amico Pupi Avati, mentre Vittorio Sgarbi gli dedica sul settimanale l’“Europeo”, un articolo nella rubrica “Il meglio in Europa” assieme alla mostra di Michelangelo a Parigi ( Europeo n. 22, giugno ’89).
La sua prima personale a Tokyo del ‘90, nel quartiere imperiale di Ginza, il più elitario del mondo, è un immediato successo; ne segue poi un’altra nel ’92 sempre nella stessa galleria, di pochi giorni antecedente a quella di Osaka. Poi di nuovo a Tokyo nel ’94 e ancora a Osaka due settimane dopo (ognuna a ritmo di tutto venduto), sino ad arrivare a quella di Parigi del ’96.
I direttori ed i loro vice volano da lui da Tokyo, New York, Parigi...per controllare la produzione e i quadri da
inviare alle varie gallerie per le mostre, e uno di loro gli dice che dopo le mostre del ’94 ormai il suo nome è famoso in Giappone e che gli è stata
dedicata la copertina di “Gallery”, la rivista giapponese ufficiale di arte.
Il 31-12-1997 viene chiuso il contratto di collaborazione totale con Tamenaga ( prima di quella data Cottignoli aveva la proibizione di vendere non solo ad altre gallerie ma anche a privati) e quindi nel marzo del ’99 la galleria Forni di Bologna (l’unica a trattarlo in Italia, galleria che rappresenta i maggiori artisti figurativi d’Italia e d’Europa) gli allestisce una personale (pagina su Arte Mondadori n. 308, aprile ’99) e una successiva nel settembre 2001 preceduta da un ampio servizio a sei pagine su Arte Mondadori ( il massimoche la rivista riservi ad un artista , n. 318 ,febbraio 2000).
Nel maggio 2004 la galleria Poggi di Ravenna gli allestisce una grande mostra presentata da Vittorio Sgarbi intitolata
“Tra sogno e Realtà” programmata fino a giugno ma poi prolungata, visto
l’enorme successo, fino a settembre.
Nel 2008 il quadro “Il bacio” rappresenterà Cottignoli all’interno della mostra “Maestri Romagnoli degli anni ‘40” presso Palazzo Albertini di Forlì.
Già da diverso tempo Cottignoli sta preparando una mostra presso Palazzo Venezia a Roma già confermata anche a Vittorio Sgarbi dal dott. Claudio Strinati, sovrintendente a tutti i Poli Museali di Roma.